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Nanchino: la politica, speciale Cina

E’ tutta impregnata di passato politico e orientata verso il futuro Nanchino. Più volte capitale cinese, ancora oggi ricorda, nella memoria e soprattutto nelle architetture, la devastazione del 1937 portata dai giapponesi che ne rasero al suolo più di un edificio e ne decimarono la popolazione.

La città, esattamente come Xi’an, è interamente circondata da pesanti mura Ming in parte distrutte. Molto affascinanti ed ancora in buono stato invece alcune porte, nello specifico quella sud e quella est.


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L’opera della quale la popolazione di Nanchino va più fiera è certamente il Ponte sulla Yangtze, un’imperiosa struttura inaugurata durante il 1968, durante la Rivoluzione Culturale che ebbe come principale funzione quello di avvantaggiare le comunicazioni fra una sponda del fiume e l’altra. Il ponte a due piani consente il passaggio nella parte superiore di macchine, nella parte sottostante di treni. Un’opera davvero sorprendente per il finire degli anni sessanta, oggi invecchiata eppure funzionante.

In programma avevamo anche la visita al Mausoleo di Sun Yat sen, sepoltura maestosa del fondatore della repubblica cinese. Raggiungere il mausoleo è opera difficoltosa. Si debbono scalare circa 500 piccoli scalini eppure raggiunta la cima il panorama merita la fatica. Peccato che l’interno del mausoleo sia occupato semplicemente da una gigantesca statua di Su Yat Sen intorno alla quale i visitatori possono semplicemente girare prima di abbandonare il sito.

Immenso e difficile da girare anche il Palazzo Presidenziale, nel quale si respira a tutt’oggi una pesante aria politica. Infinite le stanze che oggi hanno acquisito il ruolo di frammenti museali e infinito il giardino che circonda il Palazzo che ricorda nello stile quello puramente occidentale.

Fra le bellezze che Nanchino offre dobbiamo sicuramente ricordare il suo centro storico con il bellissimo Tempio di Confucio, che consiglio di visitare la sera, quando la città e il sito sacro si illuminano di meravigliose e allegre luci. All’interno, oltre le sale adibite al culto, ho avuto modo d’assistere ad uno spettacolo di musica tradizionale cinese, che non ci crederete, ma ha incantato tutto il gruppo per la sua melodia. Il costo del biglietto d’ingresso? Circa tre euro.