Ogni viaggio un esame..

Cilento, guida alle spiagge più belle

Centoquaranta chilometri di sabbia finissima, arenili attrezzati per un turismo familiare, baie rocciose talvolta raggiungibili solo via mare: la costa cilentana è quanto più variegata si possa immaginare.

Coi suoi ambienti incontaminati, le acque limpide più volte premiate con le Bandiere blu e le Vele di Legambiente, il Cilento resta una delle mete più ambite per una vacanza, breve o lunga, all’insegna del relax, del mare e del sole.


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Ma quali sono e dove sono ubicate le più belle e caratteristiche spiagge cilentane? Ecco una lista di cale, baie e arenili con consigli e accorgimenti in vista dell’estate.

Ad Agropoli è la baia di Trentova a riscuotere il maggior successo. La piccola spiaggia prende il nome da una leggenda popolare che la vuole rifugio, in tempi lontani, per trenta uova di gabbiano o di tartaruga marina. Continuando la discesa lungo la costa, il Cilento si apre a più declinazioni: da una parte il lato mondano, dall’altro la quiete. Fanno da filo rosso i piccoli borghi poco distanti dal litorale che conservano intatti antichi stili di vita.

Nel territorio di Castellabate merita attenzione l’insenatura di Punta Tresino, riserva marina tutelata dal Parco Nazionale del Cilento e Vallo del Diano. Tra i brulli paesaggi collinari di Montecorice e Agnone il mare è blu cobalto e la spiaggia di granulometria media.

La baia di San Nicola a Mare è costeggiata da una catena di scogli ed è adatta ad escusioni subacquee mentre Acciaroli sembra votata al relax: qui, si racconta, soggiornò Hemingway che affascinato da U’ Viecchiu, un pescatore del posto, trovò l’ispirazione per il suo capolavoro Il vecchio e il mare.

Ad Ascea la soffice spiaggia orlata da macchia mediterranea culmina nella piccola insenatura di Punta del Telegrafo. Si susseguono suggestive calette e le baie d’Argento e della Rondinella, raggiungibili via mare.

A Pioppi di Pollica sono i panorami mozzafiato e le spiaggette sassose ad attrarre i turisti mentre Pisciotta, il suo arenile di sabbia scura e ciottoli, è apprezzata per la tranquillità: la spiaggia di Caprioli, di piccole dimensioni, è frequentata in prevalenza da famiglie con bambini perché il fondale marino è molto basso.

Nel tratto tra Palinuro e Marina di Camerota, l’Arco Naturale, che prende il nome da una formazione rocciosa, è la location di maggiore tendenza. La Grotta Sulfurea, la famosa Grotta Azzurra, Ficocella e la spiaggia delle Saline sono molto affollate.

Quest’ultima è probabilmente la più adatta ai bambini ma, nelle giornate di vento, può diventare pericolosa. Anche la spiaggia detta dell’Ex-Club Med, posizionata appena prima di Palinuro, può risultare impervia, ma è solo un’impressione: gli scogli sono a livello del mare e l’acqua è facilmente accessibile. L’arenile attaccato al porto è, invece, piuttosto stretto ma l’acqua è limpida e le barche dei pescatori rendono il luogo pittoresco.

Più a sud ecco la Cala Fetente, la spiaggia Barcavela e quella del Buon Dormire, luogo cantato nell’Eneide e raggiungibile solo via mare. Marina di Camerota ha una lunga teoria di spiagge di sabbia bianca fine, insenature e anfratti: la Marinella si apre all’interno di una baia, Cala d’Arconte, Marina delle Barche, Lenticelle, Calanca e Mingardo possono essere molto affollate: incredibile ma vero, piacciono anche ai delfini.

A Scario può risultare difficile vedere la Cala degli Infreschi, raggiungibile solo via mare e per questo poco frequentata, e l’insenatura di Punta Garagliano, nascosta dal Monte Picotta e raggiungibile via terra esclusivamente tramite un piccolo sentiero, ma entrambe promettono di ripagare in bellezza. La costa cilentana si chiude così, con il susseguirsi di piccole gemme: Policastro Bussentino, Villammare e Sapri con la spiaggia delle Camerelle e quella di Punta Capobianco, libera e selvaggia per un’immersione completa nella natura.