Ogni viaggio un esame..

In Baviera da Milano con l’auto: cronaca di un viaggio improvvisato

Abitare a Milano è una grande fortuna per chi ama viaggiare per l’Europa, 3 aereoporti disponibili a “pochi” chilometri consentono di fare un bel po di ricerche di voli possibilimente low cost. Chiaro che se, come ho fatto io, ci si riduce al giorno prima di un ponte (l’unico ponte autunnale dell’anno 2012) per trovare voli si casca male.

Così è partita l’idea di evitare di spendere diverse centinaia di euro per volare e prendere la macchina. Già perchè Milano non sarà il centro del mondo, ma da qui per alcune tra le principali destinazioni europee non ci vuole poi cosi tanto in auto: 9 ore per Praga o Budapest (praticamente quanto ci metto per tornare in terronia, traffico permettendo) 3 ore e mezza per la Costa azzurra e tanto per fare un altro esempio, poco più di 5 ore per Monaco di Baviera, la nostra scelta.

Prima tappa – Monaco di Baviera

Partiti in direzione Monaco, prima tappa del nostro viaggio in baviera, abbiamo optato per il passaggio del brennero per evitare le autostrade svizzere che richiedono il pagamento di un bollo, al contrario di quelle tedesche gratuite. Prenotazione all’Hotel Nymphenburg zona ovest della città, circa 3 fermate di metro dal centro.

L’impatto con la città è stato più che positivo considerando che la settimana prima aveva nevicato siamo stati più che fortunati a trovare un tempo bello ed una temperatura che oscillava tra i 6 notturni ed i 15 gradi diurni.

Cena naturalmente a base di maiale in tutte le salse: dall’arista che qui è una vera specialità agli immancabili wustel. Abbiamo optato per Augustiner snobbando alla grande il locale più consigliato e quindi super turistico (oltre che super incasinato) : L’ Hofbräuhaus (scappate appena lo vedete). Non mi soffermo troppo, ma dico solo che per me la Augustiner è la migliore birra di Monaco, anni di octoberfest possono certificarlo!

La visita diurna alla città di Monaco devo dire che non ci ha entusiasmato: la città sembra indubbiamente bella da vivere, molto giovanile ed estremamente pulita. Ma al di là di alcuni edifici storici, e nonostante sia la terza città per grandezza della Germania, si può girare in una giornata senza la paura di essersi persi qualcosa.

Alle Terme di Erding

Altra tappa di Monaco però è stata la visita alle terme di Erding, il complesso più esteso d’europa, circa 145.000 mq di superfici coperte dedicate all’acqua: si perchè definirle terme è davvero un paradosso, soprattutto per noi che abbiamo girato le migliori terme italiane, nulla a che vedere con queste. Erding è sicuramente immensa, ma sembra la brutta copia di un parco termale Ischitano; in alcune saune campeggiano pseudo affreschi pompeiani che mettono in risalto tutta l’invidia verso i nostri complessi termali.

La cosa più brutta di Erding è sicuramente il fatto che qui convivono più anime: un parco acquatico per bambini, una mega piscina riscaldata piena di adolescenti abbirrazzati, ed un area effettivamente termale che però è naturista.

Seconda tappa – Norimberga

E’ sicuramente stata la sorpresa più bella di questo viaggio, a poco più di 170 km di autostrada immersa nella foresta raggiungiamo questa piccola città fortificata; alloggiamo all’Ibis, appena fuori le mura della città e subito ci dedichiamo alla visita, non prima di essere impazziti per trovare un posto auto non dedicato ai residenti.

La città è immersa in un alone di tranquillità, c’è una forte comunità turca e si nota anche se direi più che integrata; le tradizioni bavaresi resistono, Bretzel e wustel a volontà nei tanti baldacchini presenti per le vie del centro. La città ha uno stile tardo gotico che si è sposato alla perfezione con i colori autunnali, regalandoci delle foto bellissime. Siamo rimasti solo poco più di 30 ore a Norimberga, ma sono state davvero perfette.

Non è necessaria alcuna guida della città, seguendo le vie principali si trovano tutti i luoghi simbolo di Norimberga, dalla cattedrale di San Lorenzo, la chiesa di San Sebaldo e quella di Nostra Signora; i ponti che attraversano il fiume Pegnitz sono un ottimo punto di osservazione per foto particolari, cosi come il castello imperiale Kaiserburg che troneggia in alto.

Per cena abbiamo provato un ristorante storico specializzato in salsicce al Zirkelschmiedsgasse 26, questo ristorante cucina ad una brace di legno di faggio i Rostbratwürste i wustel tipici di Norimberga.

Per completare, abbiamo optato per un birrificio artigianale, il Barfüßer, nella zona vecchia di Norimberga, non lontano dal castello, in un atmosfera amichevole e calda; birra neanche a dirlo, ottima.

Terza tappa – si ritorna a casa via Livigno!

Analizzando la mappa ci è venuta la malsana idea di passare per la valtellina e quindi per Livigno per completare il nostro viaggio; la strada sulla carta sembrava facile, ma entrati in svizzera ci siamo accorti che soprattutto l’ultimo tratto richiedeva il passaggio di due passi di montagna; per fortuna non c’era neve o condizioni atmosferiche improponibili e siamo riusciti in circa 5 ore e mezza a raggiungere Livigno; da li con altre 3 ore abbiamo infine raggiunto casa!

Ecco la mappa dell’itinerario completo:

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